Il decespugliatore è un apparecchio estremamente utile quando si ha la necessità di mantenere al meglio gli spazi verdi. Perché consente di intervenire rapidamente ed in modo efficace. Si ritiene oltremodo indispensabile nella conservazione di quei terreni privati dove la vegetazione spesso cresce in maniera indisturbata. Oppure nella manutenzione di certi spazi pubblici, come i parchi, le strade o marciapiedi, dove spesso si assiste alla proliferazione di erbacce. In commercio esistono varie tipologie di decespugliatori. La maggior parte di essi vanta una significativa versatilità, mentre altri sono concepiti per svolgere al meglio determinate operazioni.
Il decespugliatore è costituito di tre elementi fondamentali:
- Il motore – Può essere di varie tipologie. Nell’ambito dei motori a scoppio, si possono trovare apparecchi a due tempi oppure a quattro tempi. Altri esemplari, meno diffusi, possiedono un propulsore elettrico, dotato di una batteria ricaricabile, che consente la loro utilizzazione in autonomia.
- Il braccio – Si tratta di un elemento le cui dimensioni variano a seconda del modello. Permette di trasferire l’energia prodotta dal motore sul sistema rotante. In prossimità del motore sono posizionate le maniglie, il laccio e l’acceleratore.
- Il sistema rotante – Può essere di differenti tipologie. I decespugliatori più tradizionali montano un disco, al cui interno è raggomitolato un filo, di solito in nylon. Ma la maggior parte delle case produttrici offrono la facoltà di montare differenti sistemi. Anche le lame in acciaio o delle piccole catene, al fine di svolgere le operazioni più complesse. Di solito questa parte del decespugliatore è coperta da una protezione in plastica. Che ha lo scopo di mantenere sul suole gli elementi che si sollevano durante il taglio.
La custodia di un decespugliatore
Gli apparecchi in questione sono costituiti in gran parte da elementi fatti in plastica e in acciaio. Il serbatoio inoltre conserva la miscela o la benzina. La miscela, ottenuta dal miscuglio di olio e benzina (ogni litro di benzina vanno immessi cinquanta millilitri di olio quando è al 5%) si utilizza nei motori a scoppio a due tempi. Nelle versioni a quattro tempi invece si immette solo benzina. Considerata la presenza di tutti questi elementi, i decespugliatori si devono custodire in luoghi consoni, lontani dall’irraggiamento solare, preferibilmente freschi, senza eccessiva umidità.
Si consiglia, ogniqualvolta si decide di sospendere l’utilizzo del decespugliatore per lungo tempo, di scomporlo nei suoi elementi essenziali e di rimuovere il carburante. La parte che necessità di maggior attenzione è ovviamente il motore. Le restanti parti si considerano meno esposte alla possibilità di usurarsi. Per una ragione di sicurezza inoltre quando il serbatoio è pieno si deve custodire in ambienti consoni, possibilmente al di fuori della propria abitazione, in un magazzino esterno eventualmente, lontano da fonti di calore e dalla presenza di illuminazione solare.
La manutenzione
Allo scopo di rendere longevi questi strumenti e di permettergli di lavorare al massimo delle loro potenzialità, di frequente si devono compiere una serie di attività di manutenzione. Dopo che si sono utilizzati lungamente ed in maniera intensa, occorre lubrificare il cilindro mediante l’immissione di un po’ di olio. Per farlo correttamente si deve togliere la candela e inserire all’interno un quantitativo minimo di olio. In seguito si tirare la cinghia di avviamento, al fine di veicolare il liquido in ogni parte. Anche la candela va pulita saltuariamente, nonché il filtro dell’aria.
Per quanto riguarda gli elementi dedicati al taglio, la parte del filo usurata va eliminata, tirando fuori dal gomitolo dei segmenti nuovi. Nel caso si adoperassero delle lame si dovrebbero pulire attentamente per poi venire affilate. In corrispondenza della testina infine è necessario togliere tutti i residui dei tagli, di modo da facilitare il movimento del sistema rotante.