Le maggiori case produttrici di decespugliatori garantiscono la possibilità di applicare diverse tipologie di strumenti di taglio. Ognuno di questi si predispone ad intervenire al meglio nei confronti di determinate specie vegetali. Generalmente si usano delle testine a filo quando si ha la necessita di ridurre l’erba alta o i cespugli non troppo fitti. A tal riguardo va detto che esistono numerosi generi di filo. Alcuni di essi sono concepiti per svolgere delle funzioni tradizionali. Mentre altri si distinguono per avere uno spessore notevole, oppure una serie di intagli lungo la superficie, allo scopo di risultare idonei a realizzare operazioni più incisive. Nei confronti per esempio di piante con un gambo robusto. Nel caso si avesse a che fare con elementi difficili da estirpare, come nel caso di arbusti cresciuti in maniera indiscriminata, sarebbe opportuno avvalersi uno strumento a lama o addirittura di un disco.
La decisione di optare per un sistema di taglio diverso dal filo deve scaturire dalla propria esperienza. Ossia, nel momento in cui si assiste all’incapacità del filo di incidere a sufficienza sulla vegetazione che si tratta, è indispensabile applicare dei dispositivi più efficaci. I segnali più evidenti che un filo è inadeguato si rilevano quando si rompe facilmente oppure per il fatto di rimanere spesso impigliato nella vegetazione. Nonché quando si nota che le piante su cui si interviene rimangono soltanto piegate e quindi ancora ben salde dopo il passaggio del decespugliatore.
Quando optare per la lama al posto del filo?
Una volta che si evidenzia l’incapacità del filo di operare al meglio allora è opportuno optare per un altro sistema di taglio. Nel caso si dovesse operare su terreni ricchi di arbusti, caratterizzati da un fusto spesso e robusto, sarebbe utile montare una lama. Che si ritiene uno strumento in grado di ridurre abbastanza facilmente questo genere di vegetazione, non appena si porta ad una velocità adeguata. Alla stessa maniera si considera irrinunciabile quando si deve operare nei confronti dei rovi. I quali, si ricorda, sono una specie vegetale infestante. In grado di impossessarsi rapidamente di ampi spazi, riuscendo persino a crescere in altezza, oltre a creare uno strato estremamente fitto di rami e ramoscelli spinosi in corrispondenza della base del terreno. I germogli di una stessa pianta sono difatti capaci di creare diversi punto d’appoggio sul suolo.
Le lame possono risultare di vario tipo. Solitamente hanno le sembianze di un’elica, quindi sono costituite di una base sferica dove avviene il fissaggio al decespugliatore, da cui si irradiano le lame. Che possono essere due o tre. Quando si portano gli strumenti in esame ad una velocità adeguata, riescono a svolgere le operazioni di taglio in modo egregio. Nel caso si avesse la necessità di intervenire su un tipo di vegetazione ancor più complessa allora si dovrebbe ricorrere all’utilizzo di dischi. Che somigliano ad una sega circolare e sono in grado di portare a compimento i tagli più difficili.
Migliori fili per decespugliatore
Consigli utili
Le lame si ritengono degli strumenti di taglio potenzialmente pericolosi. Prima di tutto perché una volta portate al massimo regime risultano davvero taglienti. In secondo luogo si tratta di strumenti capaci di sollevare detriti di vario tipo e di scaraventarli a grandi velocità nelle zone circostanti, potenzialmente anche nei confronti dello stesso operatore. Per questo motivo occorre visionare con attenzione il luogo dove si intende operare prima di attivare lo strumento, al fine di rilevare l’eventuale presenza di oggetti pericolosi, come i sassi o pezzi di ferro, in grado di essere sollevati in modo pericoloso. In ogni caso è doveroso vestire degli abiti consoni e indossare tutta una serie di accessori concepiti per utilizzare in totale sicurezza i decespugliatori.