L’abbacchiatore è uno strumento che consente di agevolare la raccolta di diverse tipologie di frutti, in particolare delle noci, delle castagne e delle olive. In pratica svolge una decisa azione di scuotimento nei confronti dei rami dove sono appesi i prodotti della pianta, allo scopo di promuoverne la loro caduta a terra. Intorno viene distesa una rete apposita. Un tempo questa procedura veniva realizzata avvalendosi di strumenti piuttosto semplici, come le pertiche, con cui si batteva energicamente sui rami della pianta. Ma si è scoperto che poteva innescare dei fenomeni pregiudizievoli per l’albero. In quanto alcune lesioni provocate dalle ripetute sollecitazioni si erano ritenute responsabili della proliferazioni di alcuni parassiti. Che in molte circostanze avevano condotto la pianta in malattia. Dunque sono stati concepiti degli attrezzi più evoluti, dotati di un motore (di vario genere), in grado di intervenire in modo capillare senza stressare eccessivamente la pianta.
Alcune tipologie di abbacchiatori sono ideate per compiere dei lavori su grandi estensioni. Le imprese agricole solitamente si avvalgono di questi strumenti, in quanto devono gestire la raccolta di un numero elevato di piante. Ci si riferisce in particolare alle attività di coloro che possiedono degli uliveti destinati fornire grandi produzioni.
Altre tipologie invece sono concepite per svolgere degli interventi meno impegnati, eventualmente soltanto nel contesto del proprio giardino. I vari abbacchiatori, a prescindere dal tipo di propulsore di cui si avvalgono, producono un movimento dei rastrelli, posti al culmine dell’asta dello strumento. Alcuni di essi consiste nel far vibrare da un unico sistema. Il secondo invece è costituito di un doppio rastrello, che si apre e si chiude, battendo i rami.
Le tipologie di abbacchiatori
Gli strumenti in esame generalmente sono costituiti di un motore, che può essere di vario genere, di un’asta (fissa o telescopica) e di un rastrello. Si possono comunque dividere in tre tipologie, in relazione al tipo di motore di cui si avvalgono per funzionare:
- Abbacchiatori pneumatici – Si ritengono i più diffusi e sono caratterizzati per il fatto di essere messi in funzione tramite l’aria compressa. Si avvalgono quindi di un compressore, che può essere a scoppio(a diesel o a benzina) oppure elettrico. Tali fattispecie si utilizzano quando si deve lavorare su zone molto ampie, nei confronti di numerose piante, in quanto ciascun compressore può alimentare più di un abbacchiatore. Inoltre si presentano più leggeri in quanto ad essi non è applicato un motore ma solo un cavo da cui proviene l’energia prodotta dal compressore.
- Abbacchiatori elettrici – Si tratta di strumenti adatti ad un utilizzo privato, quando si desidera agire su poche piante all’interno di terreni non troppo estesi. Si caratterizzano per risultare molto semplici da utilizzare, oltre ad essere alquanto maneggevoli. Si avvalgono di un motorino elettrico, reso autonomo da una batteria ricaricabile, che il più delle volte è agli ioni di litio.
- Abbattitori a scoppio – Rappresentano i generi meno utilizzati, in quanto risultano piuttosto pesanti e quindi difficili da muovere, soprattutto in occasione dei movimenti verso l’alto. Per di più producono delle vibrazioni, che alla lunga potrebbero provocare dei fastidi. Inoltre emettono dei gas di scarico potenzialmente dannosi per l’organismo. Sono altresì strumenti poco convenienti dal punto di vista dei consumi, visto che necessitano di essere riforniti con la benzina.
Esistono delle tipologie di decespugliatori, definiti multifunzione, che consentono l’applicazione anche di un abbattitore. Oltre a ciò offrono l’opportunità di ricevere l’integrazione da parte di strumentazioni di vario genere, tra cui un taglia siepi e i canonici accessori destinati al taglio dell’erba alta. Alcune tipologie consentono anche di montare una sega e di sfruttare la lunghezza del braccio per eseguire i tagli dei rami più complessi da raggiungere.