Sul mercato è possibile trovare diverse tipi di decespugliatore. La maggior parte di essi si avvalgono di un motore a scoppio, che può essere a due o a quattro tempi. I modelli a due tempi sono i più comuni e necessitano di essere riforniti con una miscela di olio e benzina. Mentre i secondi, che vengono montati solitamente sugli esemplari professionali, vanno con la benzina tradizionale. Ci sono poi delle versioni di decespugliatore provviste di motori elettrici. Che tuttavia non ostentano delle prestazioni significative. Quindi si predispongono ad operare nei confronti di elementi non particolarmente solidi e in ambienti poco estesi. In quanto le batterie risultano ancora poco efficienti e quindi con una scarsa autonomia.
Si ricorda che i decespugliatori sono costituiti di un motore, alla cui base è posto un serbatoio. Poi vi è il braccio, dove è posizionato l’acceleratore, una cinghia e delle maniglie. All’interno di esso viene veicolata l’energia prodotta dal motore sul sistema rotante. Che può essere di varie tipologie. La maggior parte dei modelli in commercio sono provvisti di un disco, al cui interno è raccolto un filo in plastica, destinato a compiere il taglio. Diversi modelli invece montano delle lame in acciaio e sono concepiti per intervenire nei riguardi di elementi più difficili da operare. Ma il più delle volte i decespugliatori presenti sul mercato offrono la possibilità di montare diverse strumenti, a seconda delle esigenze che si hanno.
Che tipo di carburante si usa per i decespugliatori?
Gli esemplari provvisti di motore a scoppio a due tempi si devono rifornire con una miscela di olio e benzina. Si tratta di olio apposito per questo tipo di propulsori e di benzina verde. La miscela solitamente deve risultare costituita per il 5% di olio e la restante parte di carburante tradizionale. Ciò sta a significare che per ogni litro di benzina vanno immessi cinquanta millilitri di olio. Ma è possibile rilevare delle case produttrici che prescrivono proporzioni differenti: la gran parte dei decespugliatori in commercio sono provvisti di un apposito misurino dove calcolare esattamente le quantità. Per quanto riguarda gli esemplari a quattro tempi, necessitano di benzina verde normale. Si tratta di apparecchi più evoluti, il cui motore riprende le caratteristiche di quelli montati sulle classiche automobili.
Si ricorda di custodire la benzina in spazi riparati, lontani da fonti di calore e soprattutto dall’irraggiamento solare. In quanto si tratta di un composto suscettibile alle variazioni di temperatura. E potrebbe reagire fino ad innescare dei fenomeni pericolosi. Per sfavorire la nascita di dinamiche del genere si ritiene vantaggioso ricorrere a contenitori in vetro o a taniche di alluminio.
Quando si realizza la miscela deve essere mescolata prima di essere introdotta nel serbatoio. Inoltre, nel caso si lasciassero dei residui di miscela nel serbatoio e si attivasse l’apparecchi dopo molto tempo, si dovrebbe rimuovere il contenuto e riempirlo con un composto appena realizzato. Le proprietà della miscela sono esposte ad un processo di deterioramento dopo circa quaranta giorni.
Altri consigli
Quando si attiva il decespugliatore è bene far trascorre qualche minuto senza portarlo al massimo regime. In quanto il motore deve raggiungere una temperatura adeguata. Mentre dopo aver utilizzato intensamente lo strumento per lunghi periodi, andrebbero compiute una serie di attività di manutenzione. Prima di tutto andrebbero pulite le parti esterne del propulsore dai depositi provenienti dalle lavorazioni. In secondo luogo è opportuno pulire il filtro dell’aria e lubrificare il cilindro. Quest’ultima operazione comporta l’asportazione della candela e l’immissione di poche gocce di olio all’interno della camera dove si muove il pistone. In seguito si deve tirare più volte il cordino di avviamento, al fine di lubrificare perfettamente l’intero spazio.