I decespugliatori risultano appartenere a differenti categorie. I più diffusi si caratterizzano per essere provvisti di un motore a due tempi. Che necessita di essere rifornito con una miscela di olio e benzina. I modelli più evoluti e performanti, invece, possiedono un propulsore a quattro tempi, il cui rifornimento può avvenire soltanto con la benzina normale. Altri esemplari possiedono le medesime tipologie di motore, ma hanno una struttura differente rispetto a quelli tradizionali. Si parla dei decespugliatori a zaino oppure di quelli due ruote. Infine esistono delle versioni elettriche. Alcune di queste si attivano tramite un classico cavo applicato ad una presa di corrente. Mentre altri possiedono una batteria ricaricabile.
I mezzi in questione svolgono numerose operazioni nell’ambito della manutenzione del verde, all’interno dei contesti più disparati. Nello specifico, a prescindere dalle peculiarità dei vari modelli, che li rendono predisposti a svolgere meglio certe lavorazioni, sono apparecchi in grado di ridurre la vegetazione emersa a dismisura, i cespugli e i rovi. I modelli definiti professionali si considerano predisposti ad eseguire delle operazioni in maniera più incisiva, nei confronti di elementi piuttosto ostici da tagliare, in ambienti dove gli spazi sono più estesi.
La manutenzione del decespugliatore
Gli strumenti di cui si tratta devono essere sottoposti a frequenti attività di manutenzione, al fine di renderli sempre efficienti e soprattutto longevi. Appena si acquista un decespugliatore è necessario far trascorre un periodo di rodaggio, all’interno del quale il motore non deve essere mai portato al massimo della potenza. E’ inoltre opportuno rimuovere i residui di lavorazione, che di solito si depositano su diversi punti dello strumento. In particolare è possibile che li si trovi accumulati in corrispondenza del sistema rotante, sull’estremità del braccio. Tali operazioni ovviamente devono avvenire a motore spento, anche nel momento in cui si deve rimuovere qualche elemento che impedisce la perfetta rotazione del disco o di qualsiasi altro elemento destinato al taglio.
Per quanto riguarda la manutenzione dei decespugliatori a motore è d’obbligo compierla all’indomani di periodi in cui si sono utilizzati intensamente. E’ necessario pulire la candela, cercando di renderla il più possibile priva di residui di sporco. Alla stessa maniera si deve intervenire sul filtro dell’aria, in quanto si potrebbero depositare non solo dei residui di lavorazione ma anche della polvere. Si tratta di un’attività indispensabile, al fine di rendere il motore efficiente. Inoltre è opportuno lubrificare il pistone, mediante l’immissione di qualche goccia d’olio all’interno della sede si muove. E’ possibile farlo dopo aver tolto la candela. Si dovrebbe infine eseguire un intervento simile anche nei riguardi della coppia conica.
Altri consigli
Si ricorda che le vibrazioni prodotte dal decespugliatore a motore sono in grado di incidere sulla tenuta dei bulloni, in particolare quelli che bloccano i principali elementi di cui è costituito il decespugliatore. Quindi prima di ogni operazione andrebbero ben stretti, assicurandosi che non vi sia il pericolo che possano togliersi durante l’attività. Per quanto riguarda la miscela, è soggetta ad un processo di deterioramento dopo circa quaranta giorni dal momento in cui si realizza. Quindi nel caso fosse trascorso un periodo del genere dall’ultima lavorazione si dovrebbe rifare un nuovo composto. E’ bene infine non lasciare dei residui di carburante all’interno del serbatoio.
Per fare la miscela è necessario utilizzare un olio sintetico idoneo, mischiato insieme a della normale benzina verde. La maggior parte dei macchinari presenti sul mercato richiedono una miscela al 5% di olio. Prima di inserire il contenuto è necessario renderlo omogeneo, quindi lo si deve mescolare.
Occorre in pratica evitare di immettere subito il composto senza averlo opportunamente amalgamato. In quanto nei processi di carburazione potrebbe ingolfare il motore o innescare delle reazioni sfavorevoli.